Comunicato n. 4 del 17/7/10: Letale per i milanesi il taglio ai
trasporti pubblici
Sono d’accordo con Giorgio Dahò, presidente
del
coordinamento dei pendolari. A pagare saranno i cittadini virtuosi che
usano i
mezzi pubblici.Se qualcuno di questi passerà all’auto privata
aumenterà il
traffico e lo smog.
Sicuramente va debellata l’evasione e aumentata l’efficienza
del sistema, tramite gare per il servizio di trasporto locale.
Ma vanno trovate nuove risorse, l’aumento dell’accisa va
bene come anche una tassa sui biglietti della tangenziale.
Se eletto sindaco farò di tutto per portare consistenti
quote del traffico dalle automobili ai trasporti pubblici.
Le multe per sosta in seconda fila saranno salate e senza
scampo. Secondo il prof. Ponti del Politecnico questo provvedimento
avrebbe lo
stesso effetto dell’estensione dell’ecopass a tutta la città,
che comunque va
fatta.
Il trasporto pubblico avrà sempre la precedenza sul
trasporto privato, con estensione delle corsie preferenziali per mezzi
pubblici
e ciclisti.
Non c’è spazio in città per il trasporto pubblico e
quello
privato: si deve investire su quello meno inquinante penalizzando
l’altro.
I mobility manager delle aziende dovranno attivarsi per
organizzare al meglio il trasporto dei dipendenti. Il parco auto
dovrà
diminuire tramite la condivisione: car
pooling (più persone per auto
contemporaneamente) e car sharing
(più persone per auto nel tempo).
E’ ora anche di dire basta in Lombardia a nuove autostrade e
concentrare gli investimenti sulle ferrovie e metropolitane.L’obiettivo
delle autorità pubbliche è consentire lo spostamento
di persone e beni con il minore impatto possibile sull’ambiente, non
favorire
l’industria automobilistica.
La pubblicità delle auto è fasulla, si cerca di
accreditare
l’auto come simbolo di libertà e velocità di spostamento,
quando è ormai uno dei
mezzi più lenti.
In questi giorni non avrei mai potuto completare la raccolta
delle firme di candidatura alle primarie se non mi fossi spostato molto
in
fretta in bicicletta!