Ieri nel dibattito tra i candidati a Telenova e nel mio incontro coll’Associazione 11 metri all’Arci Bitte come pure in vari altri incontri ho espresso la mia perplessità sul ruolo avuto dall’arch. Boeri nei progetti dell’Isola in quanto progettista del Gruppo Hines-Catella.
Ho ritenuto opportuno raccogliere in un documento la mia posizione sulla questione della demolizione della Stecca degli Artigiani e l’eliminazione dei giardini di via Confalonieri e di alcuni alberi monumentali presenti per far posto ai due grattacieli del Bosco Verticale progettati da Boeri e ad altri edifici ad uso residenziale ed uffici e al Community Center, struttura per i servizi di quartiere successivamente sostituita dalla Casa della Memoria, sempre progettata dall’arch. Boeri.
I rapporti tra i candidati sindaci e gli immobiliaristi, i veri padroni di Milano, sono importanti in primarie che devono individuare chi potrebbe essere il prossimo sindaco di Milano.
E’ bene che gli elettori possano comprendere le differenze tra i candidati, indipendentemente dai partiti che li sostengono e dalle polemiche sul loro sostegno.
La differenza tra me e Boeri è radicale: ho spesso sostenuto le azioni e i ricorsi legali dei comitati cittadini contro i progetti speculativi degli immobiliaristi e in particolare all’Isola, alle Varesine e a Citylife mentre Boeri lavorava per alcuni immobiliaristi.
Ritengo essenziale che il sindaco di Milano, che ha vasti poteri in ambito urbanistico, sia indipendente dagli interessi immobiliari che da anni determinano lo sviluppo della città. Si deve ricordare a questo proposito la vicenda della aree d’oro di Ligresti negli anni ottanta e degli strascichi giudiziari, che ancora determina il futuro di ampie aree della città, alcune delle quali nel Parco Sud.
Gli interessi degli immobiliaristi sono trasversali e sostengono le giunte di tutti i colori politic: Ligresti, che lavorò inizialmente con le giunte di sinistra, si appoggiò successivamente alla destra tramite il suo legame di affari con la famiglia Larussa.
Il gruppo Ligresti è ancora ben presente in città grazie alla quota del 49% nel progetto di Porta Nuova di Hines e del 30% nel progetto Citylife.
Ieri ho dichiarato a Telenova che nel 2016 spero che Milano sia libera dagli interessi degli immobiliaristi, che devono fare la loro parte per costruire gli edifici di cui la città ha bisogno nei loro terreni ma sotto il controllo degli interessi pubblici.
Il documento è scaricabile a questo indirizzo: www.sacerdotiamamilano.it/boeriisola.pdf