Chi è Michele Sacerdoti
Sono nato a Milano,
laureato in Fisica, dirigente d’azienda per 15 anni, poi
consulente informatico e ricercatore in fisica. Abito in Porta
Venezia da 40 anni.
Candidato nel 2010 alle
primarie del centrosinistra per il sindaco, sono stato eletto in Consiglio di Zona 3 nel
2011 dove ho presieduto la commissione Lavoro, Attività Produttive
e Sicurezza e l’ho rappresentato nella Commissione per il
Paesaggio.
Ambientalista da
sempre sono iscritto ai Verdi, Italia Nostra, Ciclobby
e Cittadini per l'Aria. Ho cercato di salvare edifici
storici, alberi, quartieri tipici dalla distruzione o manomissione
e di discutere con i cittadini su progetti di arredo urbano,
parchi, grattacieli, parcheggi sotterranei, isole pedonali, piste
ciclabili. Mi sono occupato della salvezza del Bosco di Gioia,
modifiche ai progetti Porta Nuova e Citylife, ristrutturazione
della Stazione Centrale, Piano del Rumore, Piano di Governo del
Territorio (PGT), Regolamento Edilizio.
In Consiglio di Zona 3 ho
avviato mercati di produttori agricoli e artigianali a Lambrate,
Porta Venezia e Casoretto, regolamentato i mercati ambulanti,
combattuto il gioco di azzardo, avviato sportelli per i precari, i
lavoratori autonomi con difficoltà lavorative e sul risparmio
energetico, combattuto edifici nei cortili, difeso i residenti dal
rumore della movida, sostenuto piste ciclabili e zone 30, promosso
il restauro del Diurno Venezia e la riqualificazione di piazza
Oberdan e delle vie Melzo e Malpighi, affrontato le problematiche
della sicurezza, sostenuto le iniziative del Pride a Porta
Venezia, organizzato conferenze scientifiche con la Stagione della
Scienza.
Non sono stato
rieletto nel Municipio 3 nel 2016 ma ho sostenuto le associazioni
di Città Studi contro lo spostamento dell’Università
Statale a Expo con un ricorso su MIND, il Comitato Bassini contro
la distruzione del Parco Bassini, il Comitato San Siro per
la ristrutturazione dello stadio Meazza, il Comitato di via
Melzo contro la movida, il comitato di Benedetto
Marcello per il verde nel parterre centrale. Sono
intervenuto contro la verniciatura di nero di edifici liberty,
contro l’obbligatorietà del Certificato di Idoneità Statica
degli edifici, un inutile costo per i piccoli proprietari.
Faccio
parte dell'esecutivo dei Verdi di Milano.
Chi è Maria Silvia
Pettinicchio
Sono nata nella periferia milanese, nel quartiere
Feltre, dove tutt’ora abito. Le
mie finestre si affacciano sul fiume Lambro e da quel fiume è nato
molto presto il bisogno di battermi per la tutela dell’ambiente.
Sono docente
universitaria, autrice, imprenditrice, attivista ambientale e
per i diritti civili, mamma di Margherita e Michelangelo e
compagna di Claudio.
Ho
vissuto tanti anni all’estero, e ho sperimentato le difficoltà di
essere straniera in terra straniera.
Da oltre
20 anni porto avanti battaglie sulla parità di genere e
sull’inclusion nelle istituzioni, nelle scuole e nelle
aziende.
Fornisco
supporto a progetti
di aiuto e supporto alle famiglia in difficoltà come quelli che ho
realizzato nel mio quartiere: dalla “spesa sospesa” attivata
durante la fase più dura della pandemia che ha aiutato oltre 80
famiglie in difficoltà, al “quaderno sospeso”, una periodica
raccolta (ogni 3 mesi) attraverso le scuole dell’infanzia e
primarie di materiale didattico
da distribuire alle famiglie con bambini in difficoltà
economica.
Collaboro
con Fa-ST, un progetto europeo di formazione gratuita alle
giovani donne in condizione di svantaggio e vulnerabilità
educativa, realizzo campagne di informazione
e sensibilizzazione sulla tutela dei beni comuni e gli spazi
urbani (ho organizzato diverse pulizie del quartiere assieme ai
residenti, e sessioni di formazione nelle scuole e per i cittadini
sui cambiamenti climatici e la protezione degli oceani) e della pulizia delle
spiagge.
Sono
stata candidata alle Europee per
Europa Verde nel
2019, nel 2020 ho fatto parte dell’esecutivo dei Verdi di
Milano, sono stata co-coordinatrice nazionale di Europa Verde e
dal giugno 2020 sono co-chair del European Green Party
Conciliation Panel.